Normalità

Ultimamente sono poco ispirata, la scrittura langue…
Il fatto è che sto vivendo giornate tranquille, normali. Mi alzo la mattina, ripeto gesti abituali: mi godo la colazione sfogliando l’IPad, guardo il buio schiarirsi via via, esco nelle prime luci del giorno, assaporo l’aria fredda del mattino, mi incanto a guardare il cielo, mi incanto a guardare gli alberi che incontro lungo il tragitto, i disegni armonici dei rami che si stagliano su cieli ogni giorno diversi. Rami che si scuriscono contro i grigi o i bianchi lattiginosi della nebbia, che si infuocano contro gli arancioni del primo mattino, o si lucidano di pioggia.
E poi arrivo al lavoro e vivo giornate piene ma non affannate (incredibile!). Parlo con colleghi e pazienti, incontri molto diversi uno dall’altro, che occupano sfumature relazionali molto varie. Immersa nelle relazioni, sto bene, ci nuoto dentro come un pesce nel suo mare.
La sera torno ai miei affetti. Intorno, certo, i soliti problemi con cui convivo. Ma sono noti, e al momento stanno in equilibrio con tutto il resto. Intorno, i miei libri, la macchina fotografica, la musica. Vita ricca di normalità che riempie le mie giornate e mi dà quiete.
Nulla da segnalare, potrei scrivere sulla cartella clinica di queste giornate. Ma vita ricca, bella. Preziosa nel suo riempire di sfumature la normalità.
Penso ai tempi in cui le ubriacature emotive erano all’ordine del giorno. Mi capita di leggere dei post in cui ritrovo quegli echi, e li sento distanti ere geologiche. Non ho nostalgia di quegli stati d’animo: non solo non li rimpiango, ma me ne sento liberata. Porto con me la solidità degli anni, che mi fanno sentire ancorata alla vita, affine a quegli alberi dalle radici profonde e dai rami che si allungano nel cielo, senza perdersi. Stabile, attraverso cieli azzurri, nuvolosi, in tempesta. Radicata nella mia terra, che mi sostiene e mi nutre, e che nutro prendendomene cura ogni giorno.
Qui e ora, così com’è. Felicità quieta e grave, assorta. Fiume che scorre. Gratitudine.

21 pensieri su “Normalità

  1. Aurore2014

    Sono felice per te, ti ammiro e anche ti invidio.. questo tipo di sensazione, di felicità nella normalità, non credo di averla ancora conosciuta, pur continuando ad inseguirla. Un abbraccio cara Chiara. 🙂

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  2. unazzurrocielo

    credo che una “normalità” vissuta serenamente e consapevolmente come la vivi tu sia l’essenza dell’assaporare la Vita …. quello che sto rincorrendo affannosamente io , perchè non mi riesce più dopo il tornado che ha sconvolto la mia esistenza
    un abbraccio

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  3. La il@

    Una solidità che non è data solo dal tempo ma da un percorso fatto di tanti passi, che ti hanno portata ad essere quella che sei ora. Una serenità conquistata, non regalata. Complimenti, è una grande ricchezza e ti auguro di mantenerla. Nel tempo cambiamo, cambiano le nostre esigenze, i bisogni, le aspirazioni, cambia persino ciò che ci piace e cambiano le forze che abbiamo, cambiano i ritmi, ma ci sono cose che acquistano valore e che assaporiamo più di prima. Non ci serve più vivere sopra le righe, ma ci piace sguazzarci dentro.. 🙂 Scrivere un blog a volte fa sentire la responsabilità di trovare sempre qualcosa di significativo e interessante da raccontare, mentre questa tua “normalità” così serena è solo da invidiare 😉
    Buon proseguimento!

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  4. leparoledinessuno

    Io invece, sono irrequieto da sempre ! Come se dovessi ancora andare chissà dove ! Qualche volta è pesante essere così, ma ormai ho capito che fa parte del mio essere. Con momenti pessimi, e gioie infinite cammino forse senza grandi problemi verso una meta che non conoscerò mai. Certo, l’età fa da calmante, ma lo spirito combattivo di un eterno bambino è sempre presente in me.
    Con tutte le sue ingenuità.

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    1. sguardiepercorsi Autore articolo

      Eh, sì… Ognuno combatte le sue battaglie, e lo fa con gli strumenti che ha… Facciamo i conti con quel che siamo, con tratti psicologici che ci caratterizzano… Non ci possismo snaturare… Si va di lima, mica di martello pneumatico 😉

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