Fra poco traslocheremo. La mia vacanza, quest’anno, sarà un viaggio tra scatoloni, sulle onde di passato e presente, impegnata a trovare il giusto peso delle cose, per discernere ciò che potrò lasciarmi alle spalle e ciò che vorrò portare con me.
Oggi ho iniziato con due ripiani di libreria, zeppi di cartelline che raccoglievano una quindicina d’anni di corsi di formazione. Le avevo già alleggerite tempo fa, ma oggi ho fatto un lavoro radicale. Mi sono seduta, le ho prese una per una, aperte, scorso tutte le carte contenute: materiali, fogli di appunti… mi sono passate sotto gli occhi centinaia di giornate d’aula, ore di studio, libri letti e trasformati in slides, volti incontrati, luoghi, emozioni, mezzi di trasporto che mi hanno fatta viaggiare per l’Italia. E lì in mezzo la mia vita personale, tanta vita che mi scorreva davanti foglio dopo foglio.
E, foglio dopo foglio, ho stracciato e buttato via.
Non mi serve più tutta quella carta, testimone di vita e di lavoro. Ciò che mi serve è in me: nozioni apprese, riflessioni maturate, ricordi. Viaggiano leggeri su connessioni sinaptiche e si accomodano nelle loro dimore cerebrali.
Mi sento bene via via che si liberano i ripiani: la vita è dentro. Viaggio un po’ più leggera.