Cammino veloce nell’aria pungente e lo sguardo aperto incontra il gioco dei rami spogli che si intrecciano nel cielo. Comincio a scattare qualche foto, perché la bellezza che vedo è commovente pure lei. Quei semplici rami stretti tra asfalto e palazzi, radici potenti che sollevano le pietre del marciapiede, tronchi massicci che si slanciano tra auto parcheggiate. Scatto con mani sempre più ghiacciate e zampilli di felicità sgorgano inaspettati.
Amo la città, amo la città in inverno, amo camminare nell’aria fredda che mi fa sentire viva. Amo il brulichio della vita, di noi esseri umani che corriamo per le strade, entriamo nei negozi, ci affaccendiamo intorno alle nostre cose; amo i parchi con i loro cani scodinzolanti , i bambini che giocano, le persone che li attraversano frettolose, quelle che passeggiano lente, che chiacchierano con qualcuno; amo le luci della sera, quelle dei negozi e quelle dei lampioni, amo le strisce luminose dei fari delle auto; amo le infinite sfumature dei volti che incontro, delle loro espressioni; amo la vita che vive nelle case, che si intravvede dalle finestre illuminate, che si intuisce dalle ombre dietro a tende tirate; amo la vita pulsante, cuore battente della città.
Respiro smog e incrocio anche brutture. Però la città è il luogo dove mi sento a casa.