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L’invidia

Su “Mente & Cervello” di maggio leggo un articolo interessante sull’invidia: “Ma quanto è verde l’erba del vicino”.

Che ruolo ha l’invidia nell’evoluzione umana?
“Secondo i ricercatori, il confronto con gli altri ci fornisce informazioni su come possiamo avere la meglio nella competizione malgrado la scarsità delle risorse. Per farlo dovremmo essere in grado di individuare con particolare rapidità gli eventuali vantaggi dei nostri simili”.
Gli autori sostengono che l’invidia è una componente onnipresente del nostro pensiero e dei nostri vissuti, e che ci colpisce in modo automatico: spesso prima ancora che ne siamo diventati consapevoli, abbiamo già preso le misure di un qualche confronto.

E qui viene il bello: “l’invidia è uno stato d’animo che ci spinge a prendere atto della nostra inferiorità e a compensarla”; la strada che prenderemo potrà essere distruttiva, antisociale, oppure costruttiva e volta al miglioramento di sé.

Tempo fa girava una battuta: “Se non riesco a dimagrire, che almeno ingrassino le mie amiche”. Confesso che qualche anno fa, incontrando una donna che non vedevo da tempo, che mi stava particolarmente antipatica, la cui linea un tempo avevo invidiato, e vedendola ingrassata di almeno una decina di chili, ho avuto un moto spontaneo di soddisfazione. Molto poco nobile, ovviamente. Però questo è stato.
A volte l’invidia prende la strada distruttiva dell’abbassare l’altro anziché provare a migliorare se stessi.
Altre volte, invece, l’invidia ci fa capire cosa è importante per noi, cosa desideriamo davvero, e ci spinge a cercarla, a impegnarci per raggiungerla.

Tendiamo a pensare che l’invidia sia un brutto sentimento, lo giudichiamo negativamente, è pure un vizio capitale. Eppure ne siamo tutti toccati, in qualche modo. E allora, invece di colpevolizzarci per poi magari assolverci rapidamente, sarebbe utile comprenderne il senso, il motivo della sua venuta.

E proprio questo è l’aspetto più interessante e meno sottolineato.
A volte entriamo in contatto con i nostri desideri profondi attraverso l’invidia. Quello stato d’animo ci aiuta a capire cosa è importante per noi, perché non è che siamo invidiosi di qualunque cosa ci manchi, ma solo di alcune.

Non tutte le mancanze possono essere colmate, ma di tutte le mancanze che avverto posso fare qualcosa di costruttivo, posso volgerle in ricerca, in compensazioni su piani possibili e comunque significativi.

La nostra vita interiore è ricca di possibilità. Basta non ostinarsi a volere l’impossibile.

“Mio Dio, dammi il coraggio di cambiare ciò che posso cambiare, la forza per accettare ciò che non posso cambiare, e la saggezza per cogliere la differenza”.