Inverno

Ho visto spegnersi i colori dell’autunno. Lentamente, un giorno dopo l’altro, gli alberi si sono mostrati nella loro essenza: rami disegnati contro il cielo, linee sinuose, intrecci.
Li guardo sempre, affascinata dalla loro bellezza austera, priva di fronzoli.
Mi fanno pensare alle persone che mostrano le loro rughe con autenticità, che portano i segni del tempo con semplice e naturale eleganza.
L’inverno, nel mio mondo interiore, porta quiete. Mi accompagna in luoghi di riflessione, mi fa attraversare sottoboschi emotivi che sanno di nostalgia e serenità, mi fa guardare con occhi nuovi le foglie cadute. Mi fa sentire le foglie cadute, le porte che si sono chiuse, le strade che non ho preso. Le vedo distintamente, tappeto di foglie che non sono più e che non torneranno. Altre verranno, si spera, ma quelle no, non più.
Non ho mai avuto rimpianti, e non ne ho ora. Però oggi la percezione delle rose che non ho colto ha un sapore diverso. È più lucida e, in un certo senso, più irreversibile. Lo so che non esiste il “più” irreversibile, eppure l’espressione mi sembra che racconti ciò che provo.
Non si possono varcare tutte le porte, mentre ne apriamo una se ne chiudono altre, e mai sapremo come sarebbe stata la nostra vita se… La forma che abbiamo è fatta di limiti che tracciano i nostri confini: il limite delimita, ordina il caos, e nel dare quell’ordine, quella forma, scarta possibilità, taglia occasioni, non nutre potenzialità, non esplora altri territori. Inevitabile. Irreversibile.
Fino ad ora, il sentimento che accompagnava queste considerazioni è sempre stato di tranquilla consapevolezza, di senso di identità e unicità. Ora, si aggiungono nuove sfumature. Guardo le foglie cadute e sento che non torneranno più. Guardo le foglie che non sono state e sento che non saprò mai come avrebbero potuto essere… Sento le mancanze e i limiti, sento che sono il prezzo pagato all’essere ciò che sono. È il sentire di chi vede accorciarsi l’orizzonte.
Non ho rimpianti, sono grata alla vita per come è andata finora. Va bene così.
I rami che si stagliano nel cielo sono bellissimi.

30 pensieri su “Inverno

  1. Nicola Losito

    Anche a me l’inverno piace, soprattutto quando c’è la neve. Il mio problema è che d’inverno, qualsiasi cosa faccia, pur con mille attenzioni, becco sempre la tosse e questo è parecchio fastidioso. Quest’anno poi è ancora più problematico, visto che sono appena caduto dalla bicicletta e mi sono rotto due costole. Finché non sarò a posto, non posso ridere o tossire! Posso però farti i miei più sentiti auguri di Buone e serene Feste.
    Nicola

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  2. Pingback: Inverno… | Sognatore Fallito

  3. leparoledinessuno

    Il difficile è affrontare ‘le sfumature’ con la sana consapevolezza che meglio non poteva essere. I ricordi si accalcano nel mio Cuore, come bambini in festa, e, se da una parte sono felice di questo, dall’altro c’è la malinconia di ciò che è stato. La vera forza è affrontare giorno per giorno questo meraviglioso viaggio della Vita.

    Auguri a te e famiglia.
    ParoleANessuno Alias Stefano.

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