Tempo

Seguire i pazienti nell’ambito delle cure palliative fa riflettere. Vedere da una volta all’altra il decadimento che avanza, fa riflettere. Così stamattina riflettevo sul tempo.
Troppo tempo, o troppo poco, ma poi c’è il tempo che c’è, e non siamo noi a deciderlo.
Ciò che però possiamo decidere è cosa fare del tempo che abbiamo: possiamo farlo scorrere via, disperso in attività senza senso o che fanno male al corpo o alla psiche, oppure possiamo viverlo con pienezza, a portare significato e benessere. E vale sia quando pensiamo di avere ancora molto tempo davanti a noi, sia quando la clessidra fa scorrere gli ultimi granelli di sabbia.
Tanto tempo, poco tempo… Finché c’è vita c’è tempo, c’è un tempo da vivere in qualche modo.
Guardo il lento decadere che a ogni visita avanza un passo in più. Qualcuno è felice che i passi siano lenti altri vorrebbero che finisse tutto in fretta.
Una donna quasi mia coetanea, una settimana fa mi diceva di godere ancora del cielo e degli alberi che vedeva dalla finestra, delle chiacchierate anche telefoniche con gli amici, della presenza dei familiari. Ieri mi diceva che stava arrivando il tempo del silenzio, e che aveva bisogno di restringere l’orizzonte del suo sguardo.
Tempo. Invito e monito a non sprecarlo, a viverlo seguendo l’andamento naturale del suo scorrere, senza accelerare, senza indulgere. Stare nel tempo che ci è dato, momento per momento, passo dopo passo.
E oggi c’è il sole, cammino nel cielo azzurro e terso, nell’aria fresca, e sono viva.

35 pensieri su “Tempo

  1. Drimer

    L’affermazione può sembrare semplice e scontata ma finchè c’è vita c’è speranza, in qualsiasi momento la fiducia e soprattutto la fede non deve mancare: non sentirsi soli è la prima cosa.
    Lo so è difficile, altrimenti non sarei qui a commentare questo intenso post.
    Buona domenica 😉

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  2. TADS

    poco tempo fa una persona a me cara è stata circa un mese, prima di andarsene, nel reparto di oncologia, andavo a trovarla tutti i giorni, sono situazioni in cui ti rendi conto che lo scorrere del tempo e veramente relativo.

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  3. IlSaggio

    Ciao, sono nuovo e devo dire che mi ha subito colpito questo blog, è molto molto bello, complimenti!
    È bello ciò che scrivi e ho bisogno di leggerlo, ho avuto un periodo difficile della mia vita che sembrava essere finalmente superato, ma dopo qualche mese rieccomi qui, un po’ giù di tono, eppure nonostante i miei difetti credo di non meritarmelo. Sono molto giovane e forse anche grazie alla mia poca esperienza non sono ancora riuscito a mettere in pratica al 100% il significato di questo tuo ultimo messaggio, ma devo riuscirci perchè è l’unica via per la felicità, sono stato aiutato da uno specialista ma credo di dover fare ancora strada. Continua a farmi sognare nella possibilità di un equilibrio tra felicità e delusioni affinchè mi permetta di vivere sereno.

    Ancora complimenti.

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      1. IlSaggio

        Oh quasi dimenticavo di avere un blog! Lascia perdere non è importante, è obsoleto ormai e avevo perso l’interesse nell’aggiornarlo, è passato poco più di un anno credo dalla sua creazione ma sono cambiate molte cose.
        Mi piace molto questo blog e ho intenzione di continuare a seguirlo! 🙂
        Grazie, cercherò di farcela.

        A presto.
        Alessio

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  4. alveck

    L’importante è che questi tempi, brevi o lunghi che siano, siano vissuti serenamente e con pienezza, senza l’assillo del dolore e, se possibile, senza angoscia o paura. Grazie, per quello che scrivi, fai riflettere e su questi temi, ogni richiamo, ogni riflessione, porta qualcosa di prezioso.

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    1. sguardiepercorsi Autore articolo

      Sul dolore fisico, si può fare molto. Per la paura e l’angoscia, è più difficile. E in parte, sono vissuti ineliminabili. Finché siamo coscienti. È un delicato equilibrio, e quando anche quei vissuti diventano insostenibili, è possibile una sedazione…. Comunque sia, essere ben accompagnati può fare una grandissima differenza.

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      1. yourcenar11

        Ti leggo mentre mia sorella si sta spegnendo lentamente, senza sofferenza. Ha scoperto il suo tumore a dicembre, io ci convivo da tre anni e mezzo, e invece é lei che ci lascia. Pensavo di essere io quella che non aveva piú tempo… Grazie delle tue riflessioni, sono piú dolci di una carezza! Ciao
        Cristina

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        1. sguardiepercorsi Autore articolo

          Se ti riferisci a terre e cieli dopo la nostra morte, io non sono credente, e penso che con la fine della nostra vita finisca la nostra vita. Però finché ci siamo, nuove terre e nuovi cieli possono sempre dischiudersi al nostro sguardo…

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