Forgiare un senso

“Da studente delle avversità mi ha sempre colpito vedere come alcune persone poste di fronte a sfide eccezionali sembrano trarne forza, e dalla saggezza popolare ho sentito dire che questo ha a che fare con la ricerca di un senso. E a lungo, ho pensato che il senso fosse lì, in ogni grande verità, in attesa di essere trovato.
Ma col tempo, sono giunto alla conclusione che la verità è irrilevante. Noi la chiamiamo la ricerca di senso ma sarebbe meglio parlare di forgiare un senso.”
Così comincia l’ultima Ted Talk di Andrew Solomon, dal titolo: “I momenti peggiori della nostra vita forgiano la nostra identità”.
Mi piace questa riflessione e la condivido. Non credo che esista un senso a priori, insito nel nostro destino. Procediamo nelle nostre vite un passo alla volta e la strada la facciamo camminando.
Mi piace l’espressione “forgiare un senso”. Dà valore a ciò che riusciamo a fare delle nostre vite, delle nostre esperienze.
Nelle fucine infuocate dalla vita diamo forma alle nostre ricchezze, prendiamo materiali informi e lavorandoli li trasformiamo in perle di consapevolezza, distillati di coscienza, gioielli preziosi di verità personali. A volte le perle sono deformate, i distillati nocivi, i gioielli paccottiglia. Vanno gettati nuovamente nella fornace per ulteriori trasformazioni, o tenuti da parte, per serbare memoria di percorsi da non ripercorrere.

“Noi lavoriamo con mani tremanti
a costruirti, Dio, pietra su pietra.
Ma chi potrà condurti a compimento,
o Cattedrale?”
Rilke, Il libro d’ore

Penso al dio interiore, quello spazio spirituale che costruiamo in noi.

E ancora una volta torna il pensiero alle già citate parole di Lou Salomé, in una lettera a Rilke: “Dentro è come se tu fossi diventato un pezzetto di terra, dove tutto ciò che cade, sia pure il frammento più piccolo, la cosa peggio riuscita, sozzura o rifiuto, deve trasformarsi uniformemente in nutrimento per il seme che vi è piantato. E allora poco importa se da principio sembra un mucchio di spazzatura rovesciata sull’anima: tutto diventerà terra, diventerà te.”

9 pensieri su “Forgiare un senso

  1. Maurizio Vagnozzi

    Il vero casino è capire come, dagli stessi mattoni venga fori per alcuni una Cattedrale come disegnata da Gaudí e da altri una villetta bifamiliare vista lagetto, e da altri ancora un muro invalicabile dietro il quale difendere i propri privilegi.

    Sempre stimolanti i tuoi post! Buon pranzo….

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    1. sguardiepercorsi Autore articolo

      Sì, in effetti lì stanno molti misteri. Però alla fine quel che conta non è realizzare la cattedrale di Gaudì o la villetta bifamiliare. Come diceva Santa Teresa di Lisieux (ho avuto in passato una fase mistica 😉 ) non è importante essere un giglio o un filo d’erba. Ciò che ci fa star bene è essere ciò che siamo. Negli anni ho capito quanto profonda fosse questa affermazione. Quando si riesce a mollare il narcisismo e le aspettative starate su se stessi, quando si toccano i limiti e si capisce dove si è bravi senza falsa modestia né ruote da pavone, allora lì sei felice di essere quel che sei, felice della tua cattedrale, qualunque forma abbia, perché quella forma è la tua, e la senti profondamente. Ed è pure bella. Come quando fotografi qualcosa e riesci a coglierla: là c’è una qualche forma di bellezza, fosse anche il famoso sacchetto di plastica di American Beauty.
      Buone foto genovesi 🙂

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  2. Manuel Chiacchiararelli

    Ho imparato che il senso di ieri non è quello di oggi che non sarà quello di domani. Cresciamo, viviamo, e il bel tempo, il sole, la pioggia, le tempeste, il vento e così via, forgiano e trasformano la pianta della nostra vita…Il senso di tutto, forse, si capirà solo alla fine

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  3. Nuzk

    “Che senso ha?” è una domanda che mi pongo spesso, soprattutto ultimamente. Anche rispetto alle piccole cose quotidiane. E’ diventato un modo di scegliere dove veramente vale la pena di impiegare il tempo. E poi ci sono le domande che vanno più in profondità, quelle le cui risposte, una volta giunte, ti costringeranno a scelte che non potrai più rimandare o eludere. Di una cosa mi sono accorta: quando mi pongo una domanda che sento necessaria, la risposta arriva dando un senso a tutto quello che le ruota attorno. Buon week end 🙂

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  4. ogginientedinuovo

    Probabilmente è così: il senso non lo si trova gà fatto, ma lo si forgia con il materiale che man mano si trova lungo la via. Che è anche meglio che trovatlo già pronto. Perché non ci può essere un senso che vada bene per tutti.

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    1. sguardiepercorsi Autore articolo

      Molti, e non solo credenti, pensano invece che le nostre vite non siamo casuali, che viviamo certe esperienze per imparare qualcosa che è già scritto nel nostro destino. Non penso sia così, e anche per me è meglio che trovarlo già pronto.
      Buona giornata!

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