Si fa presto a dire primavera

Va bene, è primavera. La natura sboccia e non solo lei. È tutto un fiorire di foto, riflessioni, emozioni di rinascita. E va benissimo, ci mancherebbe. Piace anche a me, la primavera, nonostante non sia la mia stagione preferita.
Però, di fronte a tutti questi colori, quest’esplosione di vitalità, mi viene fuori uno spritello un po’ Bastian Contrario, che provocatoriamente riporta un po’ di attenzione sulle spine e non solo sulle rose.

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Non voglio essere fraintesa: non sono pessimista, negativa. Semplicemente mi innervosisco di fronte a visioni troppo univoche. Mi suona un campanello di allerta verso le posizioni troppo sbilanciate, in un senso o nell’altro.
Il bicchiere è contemporaneamente mezzo pieno e mezzo vuoto. E questo sguardo mi aiuta. Perché quando gli stati d’animo sussurrano visioni negative, la riflessione riporta motivi di speranza o di possibilità, seppur a volte minime. E quando le emozioni salgono verso vette troppo alte la riflessione riporta cautela, possibili problemi o rischi da prendere in considerazione.
A volte mi sento obiettare che così si perde di spontaneità, si appiattiscono le emozioni. Ma non è vero, non è questo che accade. Accade invece che reggendo la complessità, con tutte le sue sfumature, la vita si arricchisce. Non perde, ci guadagna. La complessità è una risorsa.
Quando guardo un quadro vedo un’ampia gamma di colori e sfumature: e non solo un colore non annulla l’altro, ma proprio dall’insieme che ne scaturisce nasce l’incanto.
La bellezza delle rose non è diminuita dalle spine, ma neanche annulla la possibilità di essere punti. Nella vita bisogna prendere il pacchetto completo.
La primavera è bellissima, ma sono bellissime anche tutte le altre stagioni, ognuna con fatiche e pesantezze al seguito.
Amo la complessità perché mi sostiene in qualunque momento di vita, felice o difficile che sia. E perché mi lascia piena di meraviglia a ogni sguardo.

9 pensieri su “Si fa presto a dire primavera

  1. laurapozzani

    Bellissime foto e post molto stuzzicante… come al solito io ti trovo saggia, molto più di me, sicuramente equilibrata (sei della Bilancia? 😉 ) e quello che dici è del tutto condivisibile; però ognuno è fatto a modo suo… io non amo per niente l’inverno, anche se a volte regala splendidi incanti della natura, voglio le giornate lunghe e soleggiate, odio il grigio, voglio tanti colori e le spine le accetto, ma ne farei volentieri a meno perché quando mi pungono io ci soffro davvero tanto. Sono così tanti i giorni difficili e “grigi” della mia vita che quando arrivano rari momenti sereni mi esalto davanti all’esplosione dei colori della primavera e dell’estate..
    Non posso farci niente, sarò immatura malgrado l’età, ma io so vivere solo così… 😦
    Un abbraccio cara Chiara.

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    1. sguardiepercorsi Autore articolo

      No, sono del Toro 🙂
      Comunque non è che la complessità rende meno sofferente la sofferenza. Solo (e non è poco) aiuta a reggere, ad ampliare la visione di ciò che sta accadendo, a non chiudersi, a contestualizzare e a relativizzare.
      Un abbraccio, Laura… Ti auguro giornate serene 🙂

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  2. tramedipensieri

    Mah…guarda non è che a primavera la “vita si alleggerisca” eh….un vissuto in un certo modo resta uguale più o meno in qualsiasi stagione…

    A me non piace l’inverno, non piace il freddo….certo che poi lo accolgo uguale gioco forza, ma sinceramente ne farei veramente a meno.

    ciao Chiara
    buon domani
    .marta

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  3. marco

    Bellissime foto che creano un contrasto sorprendente. E’ giusto ricordarsi anche in mezzo alle cose belle delle possibili alternative negative. Per vivere pienamente queste emozioni, non con quel velo d’illusione e di incoscienza che ce le fa sembrare bellissime, facendoci perdere la stessa coscienza di avere nei confronti di queste cose una sorta di responsabilità

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