Fine del letargo

Socchiudo le finestre e metto una felpa leggera. Dopo il temporale la luce del tramonto brilla sui tetti e sull’asfalto bagnato. E cala velocemente la sera.
Sono contenta che l’estate stia finendo. Anzi, psicologicamente, per me è già finita con i primi temporali che hanno spazzato l’afa e l’umidità e con il rientro al lavoro.
Questo clima, atmosferico e interiore, mi quieta e mi consente di riaprirmi: cammino per la città ascoltando Corelli, torna la voglia di muovermi e di fare. Esco dal letargo estivo, mi stiracchio, annuso l’aria frizzante del mattino, mi guardo intorno, riassaporo il piacere di sentir fluire più energia.
La città si rianima, e io con lei. Con questo spirito, lo zaino in spalla pesa meno.

16 pensieri su “Fine del letargo

  1. luporenna

    Che arte poetica, che versi, che rime, componimenti, canti, carme
    lirica, lirismo, bellezza, fascino, ispirazione, estro, suggestione
    evasione, astrazione, chimera, fantasticheria, idealità.
    (non so se l’hai capito, ma ho appena comprato un nuovo dizionario dei sinonimi e dei contrari).
    Aldilà di tutto, quanto mi piacerebbe ascoltare il tuo risveglio con la tua vera voce, e magari con questa musica ;

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    1. sguardiepercorsi Autore articolo

      Ah, questa la conosco… Bella… Era anche parte della colonna sonora del film Tutte le mattine del mondo…
      (Domani andrò all’ultimo concerto di questa stagione estiva, dedicato ad Haendel… )
      Nei prossimi post racconterò come procede il risveglio 🙂
      Ciao!

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